di Raymond Oppenheimer
1. Ricordate che i soggetti che sceglierete di riprodurre oggi, avranno un impatto sulla razza per molti anni a venire. Tenetelo bene in mente quando sceglierete i riproduttori.
2. Potete scegliere solamente due soggetti per generazione. Scegliete solo il meglio poiché dovrete attendere un’altra generazione per migliorare ciò che avete iniziato. Usateli in riproduzione solo se ritenete che la progenie sarà migliore dei genitori.
3. Non aspettatevi che le previsioni statistiche possano rimanere valide su un campione limitato di soggetti (es. una sola cucciolata). Le statistiche si applicano solo ad una popolazione numerosa.
4. Il pedigree è uno strumento che vi può aiutare a conoscere pregi e difetti che il vostro cane può manifestare o trasmettere in riproduzione. Il pedigree vale quanto il cane a cui appartiene.
5. Selezionate il cane considerando il suo insieme e non solo una o due caratteristiche. Non seguite le mode della vostra razza perché tendono ad enfatizzare una o due caratteristiche del cane a discapito della solidità e funzionalità.
6. Qualità non è sinonimo di quantità. La qualità si ottiene tramite un attento e scrupoloso studio, avendo bene in mente ciò che si vuole ottenere, avendo la pazienza di aspettare il riproduttore idoneo, valutando ciò che avete già prodotto e, soprattutto, avendo un programma di selezione per almeno le prossime 3 generazioni di ciò che state producendo oggi.
7. Ricordate che i difetti anatomici sono i più difficili da eliminare.
8. Non ostinatevi con un soggetto che non riproduce bene. Godetevelo per la sua bellezza ma non usatelo nel vostro programma di allevamento.
9. Usate l’out-crossing con moderazione poiché per ogni caratteristica desiderata che otterrete, ve ne saranno molte altre indesiderate che dovrete eliminare nelle successive generazioni.
10. L’inbreeding è un valido strumento essendo il metodo più veloce per fissare corrette caratteristiche e tipo. Ma con esso si manifestano anche difetti genetici che dovranno essere eliminati.
11. Allevando non “create” nulla. Ciò che otterrete era presente fin dall’inizio, magari nascosto per generazioni, ma era già lì.
12. Abbandonate il vecchio cliché secondo il quale il fratello pieno di un ottimo stallone (o la sorella piena di un’ottima fattrice), riproduce altrettanto bene. Raramente i soggetti di una stessa cucciolata trasmettono gli stessi pregi genetici.
13. Siate onesti con voi stessi. Non esistono soggetti perfetti né esistono riproduttori perfetti. Non potrete fare un buon lavoro di selezione se non riconoscerete difetti e pregi dei soggetti che intendete allevare.
14. Le caratteristiche genetiche sono ereditate in egual misura da entrambi i genitori. Non aspettatevi di risolvere tutti i problemi in una sola generazione.
15. Se il peggior cucciolo della vostra ultima cucciolata non è migliore del peggior cucciolo della prima cucciolata che avete prodotto, non state facendo progressi e dunque quella dovrebbe essere davvero la vostra ultima cucciolata.
16. Se il miglior cucciolo della vostra ultima cucciolata non è migliore del miglior cucciolo della prima cucciolata che avete prodotto, non state facendo progressi e dunque, anche in questo caso, dovrebbe essere la vostra ultima cucciolata.
17. Non scegliete un riproduttore o una fattrice basandovi sui migliori soggetti che hanno riprodotto, ma valutate l’intera progenie tenendo in considerazione le caratteristiche comuni alla maggior parte dei figli/figlie.
18. Non dimenticate che la qualità è una combinazione di solidità e funzionalità. Non è semplicemente la mancanza di difetti, ma la presenza dei pregi. Il valore di un soggetto sta nel suo insieme.
19. Non lasciate che i vostri sentimenti influenzino la scelta dei riproduttori. Il soggetto utile al vostro programma di allevamento è un soggetto idoneo, a prescindere da chi sia il proprietario. Non ignorate un buon soggetto; sono troppo rari e preziosi per farne delle vittime della vostra meschinità.
20. Non accontentatevi di niente se non del meglio. Poco meno del meglio non è abbastanza.